Si chiama Erwachsen auf Probe (Test di maturità o anche Adulti alla prova ) e racconta le peripezie dei teen-agers che si trovano improvvisamente genitori. Il reality, che debutterà sugli schermi tedeschi il tre giugno prossimo, ospiterà in studio quattro coppie di giovanissimi che per quattro giorni (e notti) saranno impegnati con i "loro" bebè, cioè altrettanti neonati "prestati" dai loro genitori naturali.
La coppia che dimostrerà di essere più abile a cambiare pannolini, a restare sveglia per intere notti e a nutrire con pappe i neonati sarà quella che uscirà vincitrice dalla competizione. In attesa della partenza lo show ha già scatenato un inevitabile coro di proteste. L'associazione delle ostetriche tedesche ha definito il reality "una nuova forma di prostituzione", la Federazione nazionale per la protezione dell'infanzia sostiene che "il programma mette a repentaglio la salute fisica dei più piccoli". Ancor più duri i rappresentanti della Chiesa protestante secondo cui la tv ormai "ha chiaramente superato qualsiasi limite di decenza", mentre una schiera di politici che fanno parte della Commissione per l'infanzia del Parlamento tedesco ha parlato di una "irresponsabile strumentalizzazione dei bambini".
Il reality show ha suscitato anche l’ira del ministro della famiglia tedesco, Ursula von der Leyen che, in un’intervista al settimanale Spiegel, chiede di bloccare il programma o di cambiarne completamente la struttura.
''Ci si chiede per tutto il tempo: cosa ne è dei bambini? Dove sono i loro diritti?", spiega la Leyen. Dal canto suo, la Rtl non intende ritoccare ne' il palinsesto ne' il format, importato dalla Gran Bretagna. Secondo l'emittente, lo show vuole appoggiare e informare le minorenni che rimangono incinte. L’esponente conservatore ha però commentato che, in Germania, questo problema si affronta già nelle scuole, per cui la pretesa pedagogica del programma risulta ''esagerata''.
L'emittente si è difesa spiegando che bambini e bebè saranno seguiti 24 ore su 24 da un'equipe di medici e psicologi, sottolineando che per l'intera serie i genitori naturali dei bebè - se vorranno - potranno interrompere "l'esperimento" in qualsiasi momento. "Tutte queste critiche mi sembrano infondate", dichiara Franz Rendez, portavoce di Rtl al sito web del settimanale Der Spiegel. I pargoli, continua Rendez, "saranno al sicuro come in un asilo nido".
Molti psicologi, tuttavia, hanno affermato che tutte le ore passate in trasmissione produrranno grande stress nei più piccoli e le drammatiche conseguenze di questa scelta potrebbero manifestarsi col passar degli anni sulla psiche dei bambini.
Come avrete notato dai bamboccioni ai "bambini in prova" il passo è drammaticamente breve.
lunedì 1 giugno 2009
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